Spesso succede che l’idea iniziale di un progetto venga ridimensionata, modificata o scartata per molteplici motivi: alcuni obiettivi non sembrano realizzabili, l’area di interesse risulta troppo vasta, intere aree di progetto non risultano finanziabili, gli sforzi di lavoro sarebbero divisi su troppi fronti ed i risultati marginali.
E se invece il macro-obiettivo, chiaro e definito, fosse divisibile in diversi progetti che contribuiscano insieme ad un’azione collettiva?
E se da un’idea di progetto ne potessero nascere molte altre che concorrono ad un obiettivo comune?
Facciamo un esempio, puramente teorico: vogliamo cercare di armonizzare il servizio di trasporto pubblico fra due stati UE confinanti per incentivare mobilità e turismo, vogliamo inoltre contribuire a non inquinare utilizzando mezzi elettrici e favorire il rientro nel mondo del lavoro dei disoccupati. Tutti obiettivi della Commissione Europea per il 2030.
Questa è evidentemente un’idea per un progetto molto, troppo ampio. Possiamo però dividere l’idea in progetti differenti:
Questo esempio narrativo vuole mettere in evidenza come i fondi dell’Unione europea, nazionali e regionali siano tra loro complementari, come da un’idea apparentemente troppo complessa possano invece essere ideati e programmati diversi progetti e follow-up.